5/24/2008

...dei primi fanti il 24 maggioooo

Salve cari Italiani, fratelli racchiusi tutti da un'unica bandiera che non sventola solo in occasione degli europei o i mondiali di calcio o alle olimpiadi o al 6 nazioni di rugby...

Oggi si ricorda l'entrata in guerra dell'Italia contro Austria e Germania, nel primo conflitto mondiale della storia...

Oggi sono stato additato dal prof Granafei come l'unico PATRIOTA della classe...
personalmente mi sono sentito bene, molto bene quando me l'ha detto perchè mi è sempre importato del mio paese e a differenza di tanti, troppi italiani che criticano e basta sputando nel piatto dove mangiano io credo che sia una fortuna essere Italiano, perchè comunque è un paese tra i più sviluppati al mondo e ci permette un tenore di vita abbastanza alto....
Allora, cari fratelli, va bene criticare perchè il nostro Paese non va bene, ma rimbocchiamoci tutti le mani per migliorarlo(ci), aiutarlo(ci), investendo sulle nostre risorse e non pensiamo sempre "ah che schifo che vergogna ecc..." e poi tutti raccomandati e che non pagano le tasse.

ecco, il mio ultimo punto era questo.
DISPREZZO PER CHI EVADE LE TASSE. VERGOGNATEVI, NON MERITATE LA NOSTRA BANDIERA.

arrivederci carissimi a presto!!

4 commenti:

Patoz ha detto...

Beccate sti sillogismo.

I minorenni non pagano le tasse.
Ludovico è minorenne.
Ludovico non paga le tasse.

Chi non paga le tasse non merita la bandiera italiana.
Ludovico non paga le tasse.
Ludovico non merita la bandiera italiana.

Ergo, vergogna! XD

Patoz ha detto...

Correggi "sillogismo" in "sillogismi". Non vorrei passare per Giorgio XD

Anonimo ha detto...

Ah se tutti pagassero le tasse quante meno ne pagheremmo noi

Gianluca ha detto...

patoz sei pessimo con un discorso simile..

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"

Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
poiché il nemico irruppe a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero!"

E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
voleva sfogar tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: "Indietro va', straniero!"

Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
L'onta cruenta e il secolare errore
Infranse alfin l'italico valore
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

LA NOSTRA IDENTITA' LA NOSTRA MEMERIA IL NOSTRO ONORE...VIVA GLI ALPIN E I FANTI DEL 15/18