1/25/2006

Lo chef consiglia......

Il 24 gennaio, cioè ieri, sono rimasto a casa per via di una assemblea straordinaria a cui non volevo partecipare. Così, ridendo e scherzando, ho deciso di fare una pasta di mia invenzione per me e per mio fratello a pranzo e per i miei a cena. La mia idea era quella di fare una pasta dal sapore corposo ma allo stesso tempo delicato e ho pensato allo speck e alla panna. Ma prima di passare alle conclusioni vi racconto come si prepara una pasta da sogno (così magari riciclate la ricetta e la fate ai vostri amiCHI a casa che ve diranno "ammazza che bona, però, de qua de la, po po po ecc...").
per prima cosa preparate un soffritto di olio, aglio e peperoncino a seconda dei gusti (se più oleosa, pù piccante, ecc) e lasciate soffriggere a fuoco basso. quando bolle mettete lo speck in quantità a piacere e della grandezza che volete. Quindi, dopo 10 min aggiungete del vino bianco misto ad acqua e quando il tutto bolle mettete la panna fresca in quantità da voi decisa ma che comunque non deve lasciare zone di olio "puro" nella padella. Dunque lasciate bollire un pò, perche altrimenti il sugo è troppo liquido e la pasta non lo trattiene. dopo un pò che il sugo si è ristretto saggiate e aggiungete sale secondo il vostro palato. poi spegnete il fuoco e fate bollire l'acqua per la pasta in una pentola a parte. Per questo sugo consiglio pasta lunga o corta rigorosamente all'uovo e fresca. Mio fratello e i miei genitori l'hanno gustata davvero e secondo me è l'apoteosi del gusto e una festa del palato........... A casa mia se magna bene e pure parecchio!!! Ricordate che si vive per mangiare e non si mangia per vivere. Bon appetito e fateme sape se v'è venuta bona. bella!

1/13/2006

Due Scemenze del 2005 made in Palazzoni

A differenza di molte altre famiglie, io e mio fratello andiamo molto d'accordo. Molto probabilmente perchè abbiamo tre cose in comune: lazio, motori, demenza. Soprattutto sulle ultime due dobbiamo approfondire (sulla prima già rompo molto le palle a scuola) perchè questo connubio da vita a volte a episodi pericolosi ma divertenti. Per esempio, lo sapevate che il 22 dicembre mio fratello, Matteo, ha riparato il motorino di un suo compagno, Sergio. Fin qui niente di strano. La cosa strana è che per provarlo ha incominciato ad impennare come un ossesso con quesl polmone di motorino che è l'honda sky non modificato. E, tra lui gasato, e io che lo incitavo, siamo andati aprendere la macchinetta fotografica e sono riuscito ad immortalarlo all'apice del suo pinnone. Dopo un quarto d'ora di esultanze, abbiamo inforcato il motorino e lo abbiamo riportato al proprietario. Tuttavia ora quella pinna assurda è da enciclopedia. Sì, perchè matteo ha messo quella foto su wikipedia.org (o it? boh!) alla voce honda sky 50 dove, dopo la scheda tecnica del mezzo, c'è la foto di mio fratello (questa a sinistra) a quasi 90°!! Incredibile... visitatelo se non ci credete! Un'altra pazzia che è venuta a mio fratello è successa quest'estate. io ero sdraiato in mezzo alla strada (privata, eh?) rimuginando quanto mancasse all'inizio di un nuovo anno di calvario. Io lo vedo, lo saluto ma lui mi dice di rimanere sdraiato e di chiudere gli occhi. Quando però ho sentito che dalla fine della strada si accendeva una moto, ho pensato "non farà mica quello che pen..." WAAAOOOOM ho visto la sagoma della moto passare a solo qualche centimetro di distanza dal mio bel corpicino esile. Quando mi sono alzato gli ho detto almeno 5 mortacci tua. Tuttavia, dopo aver preso fiducia con il ruolo, ho filmato la scena sul mio cell ed è salvato sulla memory.

Bellè-Di Nardo: il Frosinone vola



il Frosinone riesce nell'impresa di battere il Lanciano e non altera il distacco dalla capolista Napoli, ma allunga sulle inseguitrici Perugia e Sangiovannese, che ora osservano i canarini con 4 punti in meno. iIl Frosinone fa del cinismo la sua arma vincente e trova il vantaggio al 24° con un gran gol di Bellè. in precedenza era stata annullata una rete a Ginestra. In chiusura di partita il neo entrato di Nardo segna il gol della tranquillità per una vittoria dal sapore molto dolce.

1/11/2006

Ricordando chi ci ha lasciato

L'11 gennaio del 2005, durante una tappa della dakar sul deserto della mauritania, muore Fabrizio Meoni. Fabrizio era un uomo semplice, simpatico e rispettato in quell'ambiente, che l'ha visto trionfatore nel 2001 e nel 2002. Si è spento a causa di un sasso che era sulla sua traiettoria e che non ha potuto evitare molto probabilmente perchè stava sistemando il suo gps. E' incredibile credere che un sasso possa togliere la vita ad un uomo. Fabrizio lascia moglie e tre figli, attanagliati dal dolore. I suoi avversari continuarono a correre ma senza un vero e reale scopo. Ciryl Despres, compagno di team di Fabrizio vinse la gara ma la dedicò al suo amico morto. Non solo, egli con il ricavato ha fondato in Senegal la scuola elementare Fabrizio Meoni a testimonianza quindi che nella Dakar, si è prima amici e poi avversari. Oggi, ad un anno di distanza, il dolore non è stato cancellato, anzi si è acuito poichè il deserto ha ucciso ancora: si tratta di Andy Caldecott (qui a sinistra), un pilota australiano di 41 anni che aveva sostituito in extremis lo spagnolo Jordi Duran, infortunatosi una settimana prima della gara. Andy è morto il 9, a pochi km dall'incidente capitato un anno prima al nostro centauro. "E' il più bel regalo di Natale" aveva detto al team manager della KTM, moto sulla quale correva. Team manager che è esploso in lacrime dopo aver saputo della sua morte così come tutta la squadra. E non servono le continue norme di sicurezza come abbassare il limite di velocità per impedire questi tragici incidenti perchè si è visto chiaramente che è tutto inutile. La dakar è così, una corsa bella ma pericolosa, e tutti i piloti che la affrontano devono mettere in preventivo questo. Comunque, ciò non toglie che la perdita di Fabrizio sia stata dolorosa e inaspettata, così come quella di Andy. Rendiamo onore a questi piloti, ma anche a tutti gli altri che hanno perso la vita in questa competizione-58 in tutto le persone morte- perchè anche il solo fatto di esserci è da eroi. Con un saluto al nostro Meoni chiudo il mio articolo e per oggi non parlerò di nient'altro in segno di rispetto........ Ciao Fabrizio, lince e angelo del deserto, chi ti vuole bene non ti dimenticherà mai......

1/07/2006

Un mese di stop

Il 14 dicembre, durante un allenamento, ho riscontrato una distorsione al ginocchio, all'inizio reputata grave trauma distorsivo. Comunque, dopo la visita al pronto soccorso, il 22 sono andato a fare il controllo e l'ortopedico mi ha detto di togliere il bendaggio ma di portare comunque le stampelle per un'altra settimana. però io, essendo molto deficiente, dopo due giorni ho ricominciato a camminare senza 'e stampelle e il 29, giorno dell'ennesimo controllo, l'altro ortopedico si è incazzato per la mia mancanza e mi ha detto che per questo il recupero totale sarà più lungo. Quando me l'ha detto me sentivo un cane, e mi dispiaceva perchè il campionato di rugby comincia a gennaio e non esserci per le prime partite mi addolora. il rientro nei campi di gioco è previsto per gli ultimi di gennaio o, meglio ancora (secondo il medico), i primi di febbraio. Mesà che 'sta botta je do retta

1/06/2006

Conti chiusi con la classe regina



Con la Honda, tutta la motogp ha voltato le spalle a Biaggi. Se è vero che parlare di congiura è esagerato e frettoloso, è vero che le squadre non hanno fatto molto per tenerlo. La kawasaki lo avrebbe accolto, ma quando è nato il problema delle gomme (Max è da sempre Michelin, la Kawasaki Bridgestone), ad Akashi non si sono poi così dannati..... Le altre squadre non volevano saperne e la Michelin non ha mosso un dito. Allora, cosa è successo? Perchè non vogliono più max? E' ovvio che quando Max è stato buttato fuori tutte le case e i team avevano già i loro budget e i loro programmi. Nella motogp se un affare non ha un ritorno, non se ne fa niente, e quindi nessuno se l'è sentita di rischiare. Al di la dello sport, la vicenda si riduce a questo. E poi non dimentichiamoci che il suo carattere duro non lo ha aiutato. Il fatto che Max non sia riuscito a risolvere i propri problemi ha gettato fango sulle sue doti. Lo dicono tutti, la RCV211 ha problemi di ingresso in curva, ma questi problemi ci sono dal 2002, neanche Vale è riuscito a risolverli. Di certo poi quest'anno non ha avuto grandi meccanici al suo fianco (il box hrc è ancora nel caos, e si è visto spesso), ma Max ha preteso che la moto si adattasse a lui anzichè il contrario e questa mancanza di "comunicazione" ha ampliato i problemi. La sofferenza di Max ha rovinato l'immagine sua e del team: infatti, a parte Gibernau, anche i piloti della honda clienti con le gomme Michelin hanno fatto una buona stagione: Hayden, Melandri, Barros sono stati protagonisti e sono riusciti tutti a vincere almeno 1 granprix. l'annata disastrosa di Biaggi è stata ampliata anche dalla crescita di Melandri e Hayden e dall'ingaggio di Dani Pedrosa avvenuto a maggio. Se andiamo a vedere ancor più da vicino, notiamo che quest'anno su 17 gp 15 sono stati vinti da un italiano e il fatto che Max non ne abbia vinto nemmeno uno ha aumentato il nervosismo del romano, che ha così compiuto diversi errori: ha accusato varie volte la squadra di incompetenza, ha fatto capire di sentirsi boicottato, ha rifiutato, ironia della sorte, delle offerte proprio della Suzuki e della Kawasaki in estate, visto che puntava ad una honda ufficiale. Soprattutto su questo dobbiamo pensare: Max non ha mai pensato all'idea di trovarsi in questa situazione. Alla fine dell'estate la Honda ha fatto sapere che per Max c'era spazio solo su un team satellite con la rcv211 del 2005. Ma Max, che non ha familiarizzato con quella moto, ha continuato a far incazzare i pezzi grossi di Tokyo, che poi, stufi dei continui maltrattamenti, hanno escluso definitivamente e categoricamente il pilota. RIassumendo il tutto, credo che l'errore più grande di Biaggi sia stato quello di dare per scontata la sua posizione all'interno del paddock. Un ultima cosa: ho letto su Motosprint una dichiarazione di Melandri che ha detto che Biaggi non è della partita perchè "ha pestato i piedi a troppa gente e ora se ne accorgono". Vorrei dire a Marco che comunque deve portare rispetto ad un pluricampione del mondo, poi dirgli che, si sa, è molto più difficile riconfermarsi che affermarsi.... CE la farai, caro Marco?

Pazientate

Per alcuni giorni farò articoli su Max Biaggi o cmq inerenti al mondo dei motori... dopo il perchè Max è stato liquidato, un bell'articolo sulla dakar

L'ultima speranza di un campione



Massimiliano Biaggi è ad un punto cruciale della sua carriera: fuori dalla motogp, tenterà di approdare in sbk. Si, avete capito bene, in sbk. Le risposte le avrà dall'Italia e dal Giappone poichè le uniche due squadre che prenderebbero max son il team alstare-suzuki e la ducati ufficiale. Max non vuole smettere a 34 anni, si diverte ancora a guidare ma sicuramente il suo carattere non lo ha aiutato a continuare nella sua passione. Liquidato da tutti, max ha accettato l'aiuto di Flammini, l'organizzatore del mondiale(sbk), che sembra disposto a tutti i costi ad accaparrarsi il campione romano per spettacolo e pubblicità visto anche il ritorno di Troy Bayliss. L'organizzatore mondiale ha chiesto uno sforzo alle squadre e a rispondere sono state le due già citate. Ma la faccenda si è subito complicata: François Batta, patron dell' Alstare-suzuki, ha visto in max un bell'affare ma ha preso atto delle difficoltà. E' difficile pensare una terza suzuki ufficiale quindi si è pensato allo scambio di piloti: Max al posto di Yukio Kagayama. Ora si attende la risposta dal giappone, xkè questa mossa spetta alla società: Yukio potrebbe essere dirottato alla sbk inglese, comunque prestigiosa, e così ci sarebbe lo spazio per Max. La Ducati invece ha preso il caso con le molle: gestire Biaggi è complicato, richiede una buona organizzazione, e poi, sono già al completo, con Lanzi e Troy Bayliss, quindi potrebbe essere soltanto gestito in un team satellite con la moto ufficiale. Sembra che ci sia stata l'approvazione della casa ma tra il dire e il fare..... C'era stato anche qualche contatto con il team Honda Ten-Kate, ma Max di honda giustamente non vuole più averci a che fare. Max attende con ansia, il suo 2006 è retto ad un filo......

Se parte! (stavolta sul serio)

Bene, finalmente si parte. In questi giorni ho avuto da fare mille cose e non ho avuto mai tempo di dedicarmi a questo spazio. Ma ora, sono pronto con diversi articoli che scriverò poco alla volta. E NNAMO!!!!