1/11/2006

Ricordando chi ci ha lasciato

L'11 gennaio del 2005, durante una tappa della dakar sul deserto della mauritania, muore Fabrizio Meoni. Fabrizio era un uomo semplice, simpatico e rispettato in quell'ambiente, che l'ha visto trionfatore nel 2001 e nel 2002. Si è spento a causa di un sasso che era sulla sua traiettoria e che non ha potuto evitare molto probabilmente perchè stava sistemando il suo gps. E' incredibile credere che un sasso possa togliere la vita ad un uomo. Fabrizio lascia moglie e tre figli, attanagliati dal dolore. I suoi avversari continuarono a correre ma senza un vero e reale scopo. Ciryl Despres, compagno di team di Fabrizio vinse la gara ma la dedicò al suo amico morto. Non solo, egli con il ricavato ha fondato in Senegal la scuola elementare Fabrizio Meoni a testimonianza quindi che nella Dakar, si è prima amici e poi avversari. Oggi, ad un anno di distanza, il dolore non è stato cancellato, anzi si è acuito poichè il deserto ha ucciso ancora: si tratta di Andy Caldecott (qui a sinistra), un pilota australiano di 41 anni che aveva sostituito in extremis lo spagnolo Jordi Duran, infortunatosi una settimana prima della gara. Andy è morto il 9, a pochi km dall'incidente capitato un anno prima al nostro centauro. "E' il più bel regalo di Natale" aveva detto al team manager della KTM, moto sulla quale correva. Team manager che è esploso in lacrime dopo aver saputo della sua morte così come tutta la squadra. E non servono le continue norme di sicurezza come abbassare il limite di velocità per impedire questi tragici incidenti perchè si è visto chiaramente che è tutto inutile. La dakar è così, una corsa bella ma pericolosa, e tutti i piloti che la affrontano devono mettere in preventivo questo. Comunque, ciò non toglie che la perdita di Fabrizio sia stata dolorosa e inaspettata, così come quella di Andy. Rendiamo onore a questi piloti, ma anche a tutti gli altri che hanno perso la vita in questa competizione-58 in tutto le persone morte- perchè anche il solo fatto di esserci è da eroi. Con un saluto al nostro Meoni chiudo il mio articolo e per oggi non parlerò di nient'altro in segno di rispetto........ Ciao Fabrizio, lince e angelo del deserto, chi ti vuole bene non ti dimenticherà mai......

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